

“Canto con Elton da sempre, anche se lui lo ha scoperto solo 10 o 20 anni fa”, racconta Brandi Carlile a Zane Lowe di Apple Music, parlando del rapporto che la lega a una leggenda del calibro di Sir Elton John. Con brani scritti da John e Carlile insieme al produttore Andrew Watt e a Bernie Taupin, storico paroliere del baronetto, l’album collaborativo Who Believes In Angels? si configura come una trionfale raccolta di canzoni che celebra l’eterna speranza insita nella musica. Dopo aver chiuso in grande stile la carriera concertistica nel 2023, con esibizioni al Dodger Stadium di Los Angeles e al Festival di Glastonbury, John era alla ricerca di un progetto che gli permettesse di guardare al futuro e di reinventare il consolidato sodalizio artistico con Taupin. “Piuttosto che fare un altro disco in stile Elton John, mi sarei ammazzato”, scherza. “Avevo bisogno di Brandi, del suo talento, della sua energia, del suo umorismo e dei suoi testi geniali. Ho davanti a me due tra le migliori penne del mondo, Bernie Taupin e Brandi Carlile, e le loro parole. Fin da subito, abbiamo iniziato a sfrecciare come un treno ad alta velocità”. Basti pensare che l’intero album è stato realizzato in sole tre settimane. La scaletta si apre con gli omaggi a due figure capitali del panorama queer pop: l’intensa cantautrice Laura Nyro e l’impetuoso predicatore soul Little Richard. Sebbene Carlile riconosca in John uno dei suoi eroi, nonché una delle sue principali influenze, il progetto è inequivocabilmente frutto del lavoro di squadra, con pezzi come ‘Someone To Belong To’ e la movimentata ‘The River Man’ che sembrano incarnare tanto il coinvolgente spirito rock della superstar inglese quanto il gusto sofisticato della musicista statunitense. Come osserva John, si tratta a tutti gli effetti di un “album in duo”, in cui le armonizzazioni vocali si dispiegano traccia dopo traccia. La volontà di abbracciare l’autenticità e di esaltare le differenze rappresenta una costante: se la title track affronta il tema di un’amicizia sincera, in cui due persone “lasciano da parte le formalità” [“set the pleasantries aside”], le atmosfere gioiose di ‘Swing For The Fences’ chiamano in causa chi assomiglia a “un’esplosione di energia in un angolo tranquillo” [“a heartbeat cannon in a quiet spot”]. Anche in formato digitale, Who Believes In Angels? ha la struttura tipica di un classico vinile, con un brano di chiusura ben definito per ciascuno dei due lati, entrambi composti da cinque canzoni. Caratterizzati da un sapore agrodolce, i pezzi in questione presentano le due stelle in veste solista: nella sommessa ballata ‘You Without Me’, Carlile immagina come potrà cambiare la sua vita quando le figlie se ne andranno da casa, mentre l’avvolgente ‘When This Old World Is Done With Me’ vede John ripercorrere le pagine del passato e scendere a patti con il concetto di mortalità. “I’ve had clouds with silver linings, complicated mornings” [“Ho attraversato tempeste senza perdere la speranza, ho vissuto mattinate difficili”], canta, conferendo una nota di positività a un epilogo venato di malinconia e impreziosito dal suono degli ottoni. Insieme, il formidabile duo analizza in modo straordinariamente incisivo il continuo fluire dell’esistenza, partendo da un senso di frustrazione che si trasforma man mano in gratitudine. “Quando abbiamo iniziato a realizzare il disco, ero di pessimo umore”, confida John. “Ero davvero stanco e facilmente irritabile. Il mondo stava impazzendo e avevo bisogno che Brandi mi spronasse. Sapevo che sarebbe stata capace di andare avanti nonostante tutto, ha un talento speciale”.